Nota dell'Autore

Nota dell’Autore

Da dove veniamo e chi siamo ma, soprattutto, dove andiamo? Domande ormai retoriche a cui abbiamo perso la voglia di rispondere ma che continuiamo a porci, forse nel tentativo di sentirci protagonisti di un film in cui il nostro ruolo risulta marginale, ambiguo e pieno di contraddizioni. Abbiamo una reale possibilità di intervento sul percorso in essere o siamo soltanto gli spettatori ignari di un cinema multisala che qualcuno ha allestito a nostro uso e consumo?
Siamo gli attori principali, delle semplici comparse o il pubblico senza volto necessario alla rappresentazione della farsa o della tragedia?
Siamo il ramo in balìa della corrente o il fiume che lo trasporta?
Tante domande nessuna vera risposta.
Guardare il mondo dal vetro di un oblò può essere un modo di utilizzare una postazione privilegiata da cui osservare tutto con un distacco scevro da preconcetti e da condizionamenti e/o coinvolgimenti, oppure può contribuire a confonderci ulteriormente e a darci una visione alterata delle cose. Quièn sabe.
Questi undici racconti che possono risultare a tratti perfino inquietanti, pur con quella sottile ironia di fondo per affrontare i grandi interrogativi con un sorriso e per non prenderci troppo sul serio, non hanno certo la pretesa di essere una risposta ma possono, forse, rappresentare un modo diverso di porre la domanda.

In fondo tutto dipende. Da che punto guardi il mondo tutto dipende. Come il leitmotiv di una canzone di qualche tempo fa. 


Nessun commento:

Posta un commento